Cosa spetta dall’INPS con invalidità al 60%?

Invalidità INPS al 60% quali sono i vantaggi che spettano nel momento in cui viene riconosciuta questa percentuale.

Attraverso le certificazioni dell’INPS è possibile ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile. ma occorre fare subito una precisazione doverosa. Invalidità civile e riconoscimento dalla legge 104 non sono identiche e quindi non sono valutazioni sovrapponibili. Si tratta di procedure e certificazioni differenti che seguono iter diversi.

invalido sedia rotelle
Cosa spetta dall’INPS con invalidità al 60%? – forumscuole.it

Quindi quando si parla di invalidità civile, a qualsiasi percentuale si faccia riferimento, non bisogna confonderla con il riconoscimento della legge 104. Quindi anche le prestazioni che derivano da queste certificazioni sono diverse. Non significa tuttavia che non possano coesistere, ma si deve seguire una procedura differente per il riconoscimento di ognuna. Ma vediamo allora, dopo questa premessa, cosa spetta dopo la certificazione dell’invalidità civile al 60 per cento.

Invalidità civile al 60%, quali misure garantisce

Come detto legge 104 e invalidità civile sono misure diverse. La prima non garantisce prestazioni di tipo economico, ma agevolazioni fiscali e lavorative in base al grado di gravità della disabilità. Al contrario l’invalidità civile può condurre al riconoscimento di contributo economici al cittadino, ma la percentuale deve essere pari al 74%.

simbolo invalidità protetto da mani
Invalidità civile al 60%, quali misure garantisce – forumscuole.it

Dunque con il riconoscimento dell’invalidità civile al 60 per cento non ci sono prestazioni econiche dirette al cittadino invalido. Tuttavia sono presenti con questa percentuale altre prestazioni importanti che andiamo a vedere. Per prima citiamo la possibilità di fruire del contrassegno disabili per parcheggi riservati.

Per quanto riguarda il lavoro, con il 60 per cento si entra di diritto nelle liste di collocamento mirate, facendo parte delle cosiddette categorie protette. Il collocamento mirato consiste in una serie di strumenti per valutare il potenziale lavorativo dell’invalido e orientarlo nella ricerca del lavoro. L’iscrizione alle liste mirate è successiva a quella nel Centro per l’Impiego, con assunzione tramite chiamata diretta o in virtù della posizione in graduatoria.

Ricordiamo che le aziende con almeno 15 dipendenti sono tenute ad assumere almeno un disabile, quelle con più di trenta ne devono assumere due, aziende con oltre 50 dipendenti devono avere fino al 7 per cento di posti riservati. Con una percentuale di invalidità superiore al 51 per cento si può ottenere il congedo straordinario per cure relative alla menomazione o infermità certificata.

Il periodo di congedo è retribuito come la malattia e non può essere superiore a 30 giorni all’anno. Ricordiamo infine che con la percentuale del 60 per cento è possibile accedere a protesi e ausili gratuiti correlati alla malattia o infermità verificata nel verbale di accertamento redatto dalla Commissione medica INPS.

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