Il significato di “sinonimia”

Sinonimia significato: se chiunque sa cosa sono i sinonimi, la sinonimia crea confusione. Si tratta infatti di un termine poco utilizzato nel linguaggio comune, tuttavia utile per padroneggiare la lingua e sviluppare le competenze lessicali.

 

Sinonimia significato approssimativa e assoluta

Il termine deriva dal greco synōnymía e, letteralmente, significa comunanza di nome. Come il vostro prof potrà avervi già spiegato, consiste in una figura retorica, che prevede si utilizzino nello stesso testo due o più vocaboli aventi pari significato. Serve a evitare le ripetizioni di suoni uguali, comporre uno scritto con maggiore armonia e scorrevolezza. Le parole possono essere sinonimi veri e propri oppure tropi, cioè impiegati in senso figurato, senza però che finiscano per tradire il significato comunemente riconosciuto.

 

Ovviamente i termini, pur equivalenti, non hanno identità perfetta di senso ed è proprio la lieve aggiunta o modifica che motiva la sinonimia: vedere e guardare oppure faccia, viso e volto. In linguistica esiste la sinonimia approssimativa e la sinonimia assoluta. Nella sinonimia approssimativa i vocaboli sono intercambiabili soltanto in una casistica limitata: provate a sostituire sala da ballo con camera da ballo e vedrete che i conti non tornano, mentre sala degli ospiti e camera degli ospiti costituiscono entrambe espressioni appropriate. Nella sinonimia assoluta i vocaboli sono, diversamente, intercambiabili in ogni contesto: micio oppure gatto, termosifone o calorifero, ecc.

 

Sinonimia figura retorica

I fatti di sinonimia significato vengono classificati secondo diversi criteri:

  1. Inconscio: datare indica il principio e la durata (es. Datare la storia con gli eventi astronomici), cominciare semplicemente quando il fatto è iniziato (es. Consiglio a qualunque talento di cominciare da quella accademia); esordiente vale per un libro o una recita (es. Un traguardo incredibile per uno scrittore esordiente), principiante è per lungo tempo in scienza o in arte (es. I 5 principali errori del fotografo principiante).
  2. Diverso eco affettivo: danzatrice suscita maggiore simpatia di ballerina; carnefice risulta meno ostile di boia.
  3. Differente precisione intellettuale ed affettiva: esagerazione è una terminologia generica (es. A quanto pare si tratta di un’esagerazione), montatura indica fatti ingigantiti o addirittura inventati (es. Una montatura, una finzione per farsi pubblicità); proteggere, difendere sono generici (es. Una dieta per proteggere il cuore; Un’Europa per difendere l’Italia), tutelare, salvaguardare particolari (es. Il modello cooperativo è da tutelare e valorizzare; Ecco le misure per salvaguardare il settore assicurativo).
  4. Socialmente diversi: babbo si usa in Romagna, Marche, Umbria, Lazio settentrionale e Sardegna, papà in tutte le altre regioni; il vigile urbano è chiamato ghisa nel dialetto milanese e pizzardone nell’Italia centrale.
  5. Lingua “tecnica” e linguaggio comune: il medico che dice al collega apiretico e al paziente sfebbrato; l’avvocato che di fronte al giudice utilizza novellare e col cliente modificare.
  6. Geograficamente diversi: anguria, denominazione diffusa nell’Italia settentrionale, cocomero nell’Italia centro-meridionale; le lasagne nelle Marche sono dette anche Vincisgrassi, in Campania e Basilicata anche lagane.
  7. In contrasto per questioni grammaticali, avvertite o inavvertite, per legare: affrettarsi (es. I due innamorati dovranno affrettarsi a velocizzare la partenza) contro premurarsi (es. Non salta una lezione senza premurarsi di avvisare i suoi corsisti); rivedere (es. È da rivedere l’intero scacchiere delle autonomie) contro revisionare (es. La legge obbligo a revisionare trattori e macchine agricole).
  8. In lotta per ragioni d’intensità affettiva: unico (es. Non è un supereroe. È unico) contro inconfondibile (es. La sua voce è inconfondibile); integrale contro totalitario (es. Tra tutti i regimi totalitari, è il meno integrale).
  9. Fra una parola e una formula: chilometraggio rispetto a percorso chilometrico; pericolato rispetto a chi ha corso pericolo.

 

Come giocare coi sinonimi in maniera efficace

La sinonimia trova applicazione in figure quali l’iperbole, la perifrasi e l’enfasi, nelle varie forme della ripetizione ed è caratteristica essenziale della climax e dell’anticlimax, in cui i membri, in successione, sono spesso sinonimi. Si unisce pure alla correctio.

Esempi sinonimia significato:

In forma di iperbole: Una strage, un’ecatombe: Su 2000 persone presentatesi all’esame, solo in 200 lo hanno superato.

 

In forma di perifrasi: Andò a ricevere il premio di consolazione della sua carità. Il destino volle per lui una morte misera.

 

In forma di enfasi: Quand’ero piccolo immaginavo, sognavo, fantasticavo un futuro da poliziotto.

 

In forma di climax: Veloce? È un razzo, una scheggia, un fulmine!

 

In forma di anticlimax: Implorava di concedergli una seconda chance. Glielo chiedeva, sicuro che non l’avrebbe sprecata.

 

In forma di correctio: Questo non è amore: è adorazione, culto, idolatria!

 

In conclusione, nella sinonimia significato confluisce la dittologia, forma ripetitiva che unisce due parole complementari tra loro e con significato simile. Ce ne sono alcune fisse: come mi pare e mi piace, grandi e grossi. L’uso sapiente dei sinonimi alleggerisce lo scritto e invoglia il lettore a proseguire col racconto.

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