Formazione aziendale: trasformazione digitale nel 2019

Adattarsi è spesso l’unico modo per sopravvivere. Se ne sono rese conto anche quelle aziende che nella trasformazione digitale credevano poco. La formazione svolta in ufficio appartiene ormai a un paradigma superato. E non abbracciare il cambiamento significa esporsi a sicure perdite in produttività, qualità e prontezza agli stimoli esterni. Per rimanere competitive e sul pezzo, bisogna attuare un processo di transizione verso la formazione aziendale e trasformazione digitale. Affinché i risultati economici futuri siano positivi e stabili occorrerà che i dipendenti maturino competenze specifiche. A sostegno un’efficace leadership, per il massimo impatto. Il problema è che tanti imprenditori lamentano arretratezza e temono sia ormai troppo tardi per eliminare il gap. In effetti, la velocità online è 5 volte superiore rispetto al normale. Ma ci sono anche vantaggi che in questo articolo vi illustreremo.


Trasformazione digitale: i vantaggi che ne derivano

La società prova oggi un’ossessione verso le ultime tecnologie, le app e i social media. Questo perché vuole una vita più facile, con i problemi risolti in breve tempo. Ecco perché i sistemi hi-tech sono una discriminante per ampliare o mantenere la quota mercato. Tante compagnie lo riconoscono e mettono in atto strategie di trasformazione digitale mature, che arricchiscano la user-experience. Con un processo ben studiato di elaborazione dati, le imprese sviluppano strategie su misura e ottengono risultati ancora migliori. Mentre le informazioni aiutano a comprendere i desideri consci e inconsci della clientela, i feedback ricevuti si traducono in iper-personalizzazione, agilità, risposte pertinenti e immediate. Un team qualificato ha rilevanti chance di aumentare il ROI.

Un lavoro di squadra

Tradizionalmente, il cambiamento suscita apprensione. Pertanto, è fondamentale che l’intera organizzazione operi in sinergia per compiere la trasformazione digitale. Questo cambiamento tende a escludere i dipendenti di primo livello, il che è però un errore. Tutti i processi e le strategie, dal gradino più basso al vertice, vanno affrontati. L’evoluzione positiva si basa, infatti, su una forte comunicazione. Con l’incoraggiamento, i dipendenti, soprassedendo alle differenze sociali, intraprendono proficue conversazione e apprendono. A patto che vi sia congruenza digitale, cioè che tutti i reparti siano allineati. Così si andrà a formare una cultura aziendale uniforme, senza che la fase intermedia rallenti o abbia passaggi a vuoto. E la forza lavoro rimarrà pienamente coinvolta, senza sentirsi sopraffatta né disconnessa da ciò che avviene.

Le competenze specialistiche

Già accennata in precedenza, l’agilità applicata al mondo degli affari è l’abilità di imparare e crescere velocemente, in particolare per quanto riguarda i processi digitali. Una qualità tenuta in alta considerazione presso parecchi settori. Quando è richiesta una trasformazione digitale, il 68% delle aziende la classifica nelle prime tre caratteristiche ricercate. Il perpetuo mutamento dei fattori in campo impedisce di riposare sugli allori. Indipendentemente dai traguardi tagliati in passato, innovare è la parola chiave. Nel tempo emergeranno sempre nuovi competitor, nuovi strumenti e nuove tendenze. E quindi la domanda chiederà un prodotto o servizio di maggiore qualità nel minore tempo. L’imperativo è reagire prontamente. In parallelo alla tecnologia che sta compiendo passi da gigante, salgono anche le pretese attinenti le competenze specialistiche. Il futuro del business digitale verterà attorno alle seguenti capacità:

  • Intelligenza artificiale
  • Realtà aumentatata
  • Cloud computing
  • Machine Learning
  • Ricerca e analisi dati
  • Growth Hacking


Conclusioni

L’88% delle società contatta terzi fornitori, in modo che l’impatto con la realtà virtuale appaia meno traumatica possibile. Chiamarsi fuori era una libertà che in parecchie si erano prese nell’ultimo decennio. Ma il tempo può ormai dirsi scaduto, tanto che il 90% delle grandi compagnie dovrebbe avere un CDO in atto entro il 2019. Nel bel mezzo del progresso, sopravvivranno e prospereranno coloro che accetteranno la trasformazione digitale, sfruttandone le potenzialità.

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